venerdì 26 ottobre 2012
Il referendum legislativo. Democrazia diretta contro l'immobilismo del sistema politico
Esiste un modo per arginare l'immobilismo dell'attuale sistema politico? Una speranza potrebbe essere l'introduzione di elementi di democrazia diretta che ancora non esistono, come il "referendum legislativo". Oggi questa possibilità è debolmente disciplinata solo per le amministrazioni locali, dove la L. 265/99 consente forme di iniziativa diretta come il referendum deliberativo. Il problema è che dalla costituzione in poi tutto il sistema decisionale è di tipo rappresentativo, e non consente quindi di sviluppare l’esercizio di alcuna forma di sovranità popolare.
I nodi principali sono tre:
1. l’effettiva capacità deliberativa del referendum
2. il numero delle firme necessarie
3. il quorum di validità.
Attenzione. Qualcuno potrebbe obiettare che possono essere presentati i "disegni di legge di iniziativa popolare" previsti dall'articolo 71 della Costituzione e dalla legge 352 del 1970. Ma questa non è democrazia diretta, è solo un modo per prendere in giro i cittadini.
I regolamenti interni delle camere relegano le proposte popolari all'ultimo posto nelle discussioni, superate sempre da quelle di iniziativa parlamentare.
A che serve presentare disegni di legge se il parlamento non è obbligato a discuterli? Basterebbe un dato: dal 1979 al 2012 su 216 proposte popolari solo 10 sono diventate legge.
Noi vogliamo che i cittadini possano presentare un testo di legge non in forma di "disegno", ma di atto da sottoporre a referendum.
Se i cittadini dicono "si" quella proposta entra in vigore come legge ordinaria.
Naturalmente devono essere fatte salve le garanzie di copertura finanziaria e devono essere disciplinate le materie in cui tale diritto può essere esercitato. Cosa sarebbe successo, ad esempio, se il disegno di legge di Beppe Grillo per l'ineleggibilità dei condannati fosse stato sottoposto a referendum? Io credo che sarebbe diventato legge senza se e senza ma.
Il numero di firme necessarie ed il quorum di un referendum legislativo rimarrebbero gli stessi richiesti per il referendum abrogativo, con i medesimi vincoli e formalità.
Pensiamoci un attimo: la Costituzione dice che "La sovranità appartiene al popolo". E se il popolo, con le dovute garanzie, potesse finalmente esercitarla?
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