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mercoledì 24 ottobre 2012

VOGLIAMO TUTELARE IL LAVORO?


Partiamo dalla Costituzione:


art.1 << L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione>>;

art.4 << La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. 
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società>>

art.35 : << la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni.>>


Da nord a sud della nostra Italia, non si può far finta e stare in silenzio e non ascoltare la voce di tante persone che gridano la loro disperazione dinnanzi a situazioni economicamente disastrose, tanti sono gli esempi nella nostra Regione, la Sardegna: caso Keller, Alcoa, ecc. ecc.ecc.
Come nel resto d'Italia! tantissimi sono i casi.
Quanti accorati appelli! quante domande alla classe dirigente! Sembra proprio che le tante manifestazioni i tanti accorati appelli di centinaia di famiglie non vengano ascoltate.
 Il lavoro, è lo strumento che fa muovere e sviluppare la nostra economia.
 Famiglie senza lavoro, non consumano e tutto si ferma, si paralizza.

 Occorrono riforme concrete per :

 1)  LE IMPRESE:
 Sostenerle non solo nella nascita ma nella crescita. Questo potrebbe essere raggiunto attraverso formule di finanziamento non a fondo perduto, ma attraverso l'erogazione di mutui a lungo termine (30 anni) da restituire a tassi agevolati; Quindi si avrebbe un risparmio delle risorse pubbliche, eliminazione dei finanziamenti a fondo perduto. Verrebbero incentivate e finanziate le idee imprenditoriali per lungo periodo. Attraverso una preventiva analisi di mercato.
Le aziende sarebbero più produttive e competitive, sarebbe favorita altresì  l'assunzione di personale, quindi impiego di forza lavoro, diminuzione di disoccupazione.



2) L'UNIVERSITA' 

ELIMINAZIONE DELLE UNIVERSITA' A NUMERO CHIUSO. Tutti hanno, diritto in base alle proprie aspirazioni, a seguire un determinato percorso di studi, e certamente conseguiranno il proprio titolo di laurea solo con meriti.
Le università devono essere svecchiate nel senso che alla" teoria" deve contemporaneamente seguire "l'effettiva pratica" questo per facilitale l'inserimento dei laureati all'esercizio della professione.
Quanto ai rettori delle università devono essere eletti una sola volta per la durata di 5 anni di carica, per poi cedere il posto ad altro rettore. L'Università costituisce una grande risorsa dove attingere eccellenze dirette ad essere impiegate nella classe dirigente per concorrere allo sviluppo e alla crescita del paese.





 3) INTRODUZIONE DEL LAVORO GRATUITO PER I CARCERATI 
Sarebbe più utile che tutti coloro che hanno commesso un reato, restituissero in forma di lavoro il danno arrecato alla società, per aver commesso un reato.
Salvo i carcerati  che per motivi di sicurezza devono stare in isolamento,  tutti gli altri carcerati potrebbero essere impiegati in lavori di costruzione e ripristino di immobili,  pulizia strade ecc. ecc., sempre sotto osservazione degli agenti penitenziari.



4) FORZE ARMATE

Potenziamento di tutte le forze armate,  nel numero del personale e nella dotazione di mezzi e strumenti all'avanguardia. E' penoso sentire dire che non possono svolgere le loro funzioni  con efficenza perchè non hanno mezzi idonei.
Occorre impegnare personale delle forze armate   in operazioni di vigilanza e controllo più incisivo del territorio. Occorre diminuire le risorse destinate a missioni e impiegarle in altri settori.
Inoltre occorrerebbe procedere all'adeguamento degli stipendi, in particolare diminuzione degli stipendi degli ufficiali; Dovrebbe essere obbligatorio per tutti un test antidroga.


5) PROSTITUZIONE

Coloro che svolgono tale professione devono essere regolamentate attraverso apertura di partita IVA e regolare contribuzione. L'esercizio deve essere effettuato in apposite strutture assistite da apposito controllo medico per la prevenzione di malattie.
 Non si può impedire l'esercizio della prostituzione, ma lo sfruttamento va punito severamente.
 Questo per liberare le strade,  e evitare di vedere scene sconcertanti anche alla luce del sole.



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